La flotta Volkswagen Veicoli Commerciali di V-Zug: da mezzo secolo in viaggio insieme
Una collaborazione dal valore raro: da 50 anni il produttore svizzero di elettrodomestici V-Zug si affida ai modelli Transporter di Volkswagen Veicoli Commerciali. E anche per il futuro, che si prevede all’insegna dell’elettrico, è già stato stabilito il percorso.
Testo Reto Neyerlin Foto Dominique Zahnd
Lavatrici, forni, forni a vapore combinati , lavastoviglie e frigoriferi di V-Zug si trovano in tantissime economie domestiche in Svizzera e in tutto il mondo. Nata nel 1913 come zincheria, nel 1949 l’azienda ha introdotto in Svizzera la prima piccola lavatrice. E da allora ha rivoluzionato completamente il modo di cucinare e fare il bucato, con una serie di novità di calibro mondiale.
Oggi sono milioni gli apparecchi del leader di mercato svizzero al servizio dei clienti. Anche la rete di assistenza dell’impresa di Zugo è ottima: dalle 22 sedi i tecnici di servizio sono in grado di raggiungere tutti gli angoli del Paese in tempi utili. Con loro arriva sempre un’officina su ruote nella forma di un van Volkswagen blu, nel cui retro trovano spazio 800 ricambi e attrezzi.
Dal 1971 V-Zug si affida prevalentemente ai Transporter di Volkswagen Veicoli Commerciali. «Perché proprio come il nostro marchio, anche Volkswagen Veicoli Commerciali è sinonimo di qualità e affidabilità», afferma Christoph Hollenstein, direttore Global Service & Support e responsabile della flotta aziendale. Un altro punto in comune è la fitta rete di assistenza, che fornisce un aiuto immediato nei rari casi di emergenza.
In cinque decenni il produttore premium di Zugo ha acquistato circa 1900 Transporter, dal primo T2 fino all’odierno T6.1. «V-Zug è uno dei nostri clienti più importanti e più fedeli in assoluto», sottolinea Beat Struchen, direttore di AMAG Zugo. Sa perfettamente che una collaborazione così longeva non è affatto scontata ed è possibile solo con la giusta base di fiducia. «E dimostra che sia i prodotti sia il servizio funzionano».
Al momento al servizio di V-Zug ci sono 240 Transporter Volkswagen, che percorrono tra i 10’000 e i 40’000 chilometri all’anno. Un quarto dei veicoli dispone di trazione integrale 4MOTION. «Un fattore che i nostri collaboratori delle zone di montagna apprezzano molto», dice Hollenstein. «Dopotutto abbiamo una sede di assistenza perfino in Engadina».
Il riscontro dei tecnici di servizio sui loro furgoni è molto positivo. Tra le altre cose vengono elogiati l’elevato comfort di guida, la buona visibilità e i sistemi di assistenza all’avanguardia. I nuovi Transporter 6.1 di V-Zug sono infatti attrezzati con assistente parcheggio automatico, stabilizzatore di velocità con regolazione automatica della distanza e funzione di freno d’emergenza. Questo non solo garantisce una sicurezza decisamente maggiore, ma aumenta anche il benessere dei collaboratori, che trascorrono nei loro Transporter una quota considerevole della propria giornata lavorativa.
Dopo sei anni o 160’000 chilometri i veicoli di servizio vengono sostituiti, il che corrisponde a un tasso di rinnovamento annuale di 40 vetture. A breve però a Zugo non arriveranno più veicoli diesel, ma a batteria. Il messaggio di Christoph Hollenstein è chiaro: «Vogliamo essere tra i primi a convertire la nostra flotta di servizio in vetture elettriche».
Il responsabile della flotta spiega: «Per V-Zug la sostenibilità non è uno slogan, bensì parte integrante della nostra identità e strategia aziendale. Dal 2020 produciamo i nostri elettrodomestici con un bilancio neutrale di CO2. Compensiamo del tutto le emissioni dirette e parzialmente quelle indirette, in collaborazione con la fondazione Ripa Gar. Lo facciamo attraverso la riforestazione di un bosco di proprietà, la «V-Forest», che sta crescendo rigoglioso a Glen Lochay in Scozia. Ecco perché anche nella mobilità, puntare sulla sostenibilità è l’unica scelta logica.»
Il presupposto per questo passaggio è che i van elettrici soddisfino le esigenze concrete di V-Zug. Ovvero raggiungere un’autonomia reale di almeno 300 chilometri con un ciclo di carica della batteria, anche in inverno. Inoltre deve essere disponibile l’infrastruttura di ricarica necessaria. Il responsabile della flotta confida che tutto questo possa diventare realtà dal 2022. Il candidato più promettente è di nuovo un modello di Volkswagen Veicoli Commerciali: l’ID. Buzz Cargo, che dovrebbe arrivare sul mercato nel corso del prossimo anno e offrire un’autonomia di oltre 500 chilometri.
Christoph Hollenstein ha già pianificato nel budget l’onere iniziale corrispondente. Al momento infatti i veicoli elettrici costano ancora di più rispetto a quelli con motore a combustione, ma nel corso della loro vita utile lo svantaggio di prezzo si trasforma in un vantaggio. I costi di manutenzione sono notevolmente inferiori, perché ad esempio non c’è bisogno di cambiare l’olio del motore né quello del cambio. Inoltre, la corrente elettrica costa meno rispetto al diesel o alla benzina.
Quest’ultimo punto è particolarmente pertinente per V-Zug, dal momento che l’elettricità necessaria verrà prodotta sempre più in autonomia: l’azienda sta infatti equipaggiando i tetti delle sue nuove costruzioni con impianti fotovoltaici. Quindi la futura flotta elettrica, se caricata con la propria corrente verde, viaggerà a zero emissioni locali. Considerati i sei milioni di chilometri che i 240 Transporter di Volkswagen Veicoli Commerciali percorrono ogni anno, la trasformazione graduale della flotta di servizio avrà un influsso notevole sul bilancio ecologico dell’azienda.