Ewan McGregor vicino a un Maggiolino elettrico Volkswagen.
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Ewan McGregor e Volkswagen: un amore nato quando era bambino

13 febbraio 2023

Se non fosse stato per una Volkswagen, probabilmente oggi Ewan McGregor non sarebbe una star di Hollywood. Colossal come STAR WARS e produzioni memorabili come «Trainspotting» o «Moulin Rouge» sarebbero stati film completamente diversi e avrebbero condotto nell’olimpo delle celebrità altri attori. La strada di Ewan verso il successo non è stata lineare: dall’auto dei sogni a una carriera da sogno. Prima dell’amore per la recitazione, infatti, la sua passione erano le auto, con un modello in particolare che gli ha cambiato la vita.

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Il simpatico scozzese è un grande fan di Volkswagen sin dall’infanzia. Ma da dove nasce la sua passione per le auto? Probabilmente gliel’ha trasmessa suo nonno paterno, che nel suo garage si dilettava a riparare vecchie auto inglesi e motociclette. Sarà stato l’odore della benzina e dell’olio motore ad affascinarlo? O gli sguardi curiosi che gettava nel garage semiaperto in cui non gli era consentito entrare? Era troppo piccolo per averne oggi dei ricordi precisi. Ma una cosa è certa: Volkswagen fa parte della sua vita sin dall’infanzia. Infatti, negli anni Settanta i suoi genitori possedevano un Maggiolino Volkswagen, con il quale erano soliti partire per lunghe vacanze, dalla Scozia alla Francia, fino in Bretagna. Ogni anno si recavano a Carnac, una piccola cittadina sulla costa atlantica a circa 30 chilometri a sud-est di Lorient. La sera della partenza, i suoi genitori facevano indossare il pigiama a lui e a suo fratello Colin, più grande di due anni, e li lasciavano dormire sui sedili posteriori mentre loro guidavano per tutta la notte.

Penso che fu in quel periodo che nacque il mio amore spassionato per quest’auto.
Ewan McGregor
Attore

Al risveglio, il giorno dopo, potevano sentire l’odore del mare ancor prima di imbarcarsi sul traghetto che li avrebbe condotti al di là della Manica. Il caldo afoso, l’assenza di aria condizionata e il sudore rendevano l’ultima tappa nel Maggiolino potenzialmente estenuante. Ma non importava: a ogni chilometro il mare e la spiaggia erano sempre più vicini. «Penso che fu in quel periodo che nacque il mio amore spassionato per quest’auto», afferma Ewan.

All’età di 14 anni, nei fine settimana, lavorava come lavapiatti al «Murraypark Hotel» di Crieff (Perthshire/Scozia). Ogni piatto asciugato rappresentava un passo in avanti verso l’auto dei suoi sogni. In due anni mise da parte 500 sterline. Insieme al padre cercò su tutti i giornali, finché, sedicenne, non individuò la sua prima auto: un Maggiolino verde, lo stesso modello di cui si era innamorato durante i numerosi viaggi con la famiglia. «Probabilmente avrei optato per qualunque auto rientrasse nelle mie possibilità economiche, ma la scelta cadde sul Maggiolino, cambiandomi completamente la vita», racconta l’attore, che oggi ha 51 anni. Finalmente poteva sedersi al volante di un’auto tutta sua. La sensazione di indipendenza fu fantastica: fare le valigie, partire, lasciarsi tutto il mondo alle spalle e, allo stesso tempo, intravedere davanti a sé una grande libertà. 

Ewan McGregor davanti a tre Maggiolini.
Ewan McGregor al volante di un Maggiolino.

Ecco perché per Ewan il sedile del conducente continua a essere uno dei posti migliori in assoluto. Ed è per questo che separarsi dal suo Maggiolino fu molto difficile: dopo il diploma, Ewan trovò lavoro come tecnico di scena al Perth Theatre, dove scoprì la sua passione per la recitazione. Voleva assolutamente imparare il mestiere. Aveva talento, ma gli mancavano i soldi. Fu così che decise a malincuore di vendere il suo amato Maggiolino per potersi permettere la scuola di recitazione. Con l’auto del cuore sacrificò la libertà e l’indipendenza per coronare il suo sogno di diventare attore. Col senno di poi, ovviamente, si trattò di un ottimo investimento. Dopo l’enorme successo riscosso nel 1996 con il film drammatico «Trainspotting», da lavapiatti Ewan diventò infatti una star di Hollywood. Ma tutto ciò non sarebbe stato possibile senza il suo Maggiolino. Una volta raggiunta la fama, provò disperatamente a riacquistare la sua vecchia amata auto, ma invano: «Ho cercato il mio Maggiolino, che è stato reimmatricolato per l’ultima volta all’inizio degli anni Novanta, ma purtroppo non sono riuscito a ritrovarlo. È un peccato, è semplicemente scomparso.»

Quando sei alla sua guida, la gente che incontri ti sorride e ti saluta con un cenno della mano. I vecchi van con i finestrini divisi al centro e quelli con la verniciatura bicolore sono vere e proprie icone della loro epoca. Li si vede spesso in America e, ancor di più, in California.
Ewan McGregor
Attore
Ewan McGregor nel museo dei Bulli.

Sebbene non sia mai riuscito a riacquistare la sua prima e rimpianta auto, Ewan è un appassionato collezionista di classici Volkswagen, dal Maggiolino al leggendario Bulli. Oggi ha una collezione di 30 veicoli, tra cui tre Maggiolini e un camioncino T1 del 1960. In Inghilterra ha anche acquistato un Transporter Volkswagen del 1958 con guida a sinistra, che sta facendo restaurare da un amico, con la vernice originale. Nel suo garage vi sono anche due van Volkswagen Westfalia del 1967 in versione campeggio, che ha utilizzato per fare fantastiche gite con i suoi figli. Quando ci ripensa, il fan dichiarato del Bulli va in estasi. Natura incontaminata, musica intorno a un falò, sognare sotto il cielo stellato: «Il campeggio mi regalava ogni volta un’immensa sensazione di felicità. Ci siamo sempre divertiti moltissimo, specialmente i bambini. Per loro abbiamo organizzato dei tea party nei van. Sono i ricordi più belli.» I Bulli e il Maggiolino sono così amati perché hanno un non so che di gioioso: «Quando sei alla loro guida, la gente che incontri ti sorride e ti saluta con un cenno della mano. I vecchi van con i finestrini divisi al centro e quelli con la verniciatura bicolore sono vere e proprie icone della loro epoca. Li si vede spesso in America e, ancor di più, in California», racconta Ewan.

Ogni volta che acquista una nuova auto, ne vende un’altra «per evitare che la situazione mi sfugga di mano», spiega Ewan. Ci sono veicoli, però, che non darebbe mai via, come la sua auto preferita in assoluto: un Maggiolino blu del 1954 con lunotto ovale. Come se non bastasse, lo ha persino fatto elettrificare presso un’azienda specializzata a San Diego. «Ho pensato che l’avrei usato di più se fosse stato elettrico. Ed è vero: ci giro sempre per Los Angeles», spiega Ewan. «Ora riesco persino a sentire i passeggeri che trasporto quando chiacchierano. Prima, con la vecchia motorizzazione, l’abitacolo era piuttosto rumoroso.» Per Ewan, quindi, forme classiche e moderni sistemi di trazione si sposano bene e si addicono perfettamente al suo stile di vita. Ewan ha installato dei pannelli solari sul tetto della sua casa a LA.

Li utilizza per ricaricare il suo Maggiolino, e presto anche il suo nuovo ID. Buzz, di cui è già molto entusiasta. Che cosa non vede l’ora di fare? Provare la guida dinamica in strada o la sensazione al tatto degli interni senza pelle animale? Ciò che Ewan attende con maggiore impazienza sono le nuove avventure in campeggio, con la sua famiglia, e i viaggi in auto con gli amici. Il feeling del Bulli riproposto, ma nel rispetto dell’ambiente: «Minori emissioni di CO2 e un’impronta ecologica sostenibile, per il bene dei miei figli e delle generazioni future. È una gran cosa», dichiara l’amante delle Volkswagen. Con l’ID. Buzz, il suo amore per il Bulli trae nuova linfa. Anche per questo Ewan ne è convinto: «L’ID. Buzz è destinato a diventare un modello molto amato.»

Ewan non può sbagliarsi, perché non è solo un appassionato di Volkswagen: lui vive Volkswagen. Il marchio lo ha accompagnato sin da ragazzino. Il Maggiolino e il Bulli sono diventati parte integrante della sua vita e gli hanno regalato molti momenti meravigliosi e indimenticabili. Questa affascinante storia continua con il modello completamente elettrico ID. Buzz. Il simpatico attore e il van elettrico che sorride: nessuno più del famosissimo fan del Bulli Ewan McGregor potrebbe rappresentare in modo più convincente questo veicolo in veste di ambasciatore del marchio.